Al nostro ultimo corso abbiamo avuto l’onore di avere tra gli iscritti Torben Grael una leggenda del nostro sport, la vela
Torben Grael ci ha fatto passare notti insonni all’inizio del nuovo millennio, correva l’anno 2000, contribuendo a far vincere la Louis Vitton Cup a Luna Rossa Ita-45 nel mitico golfo di Hauraki.
È stato un immenso onore ed anche una grande sfida: immaginate di dover tenere un corso sulla sicurezza e sopravvivenza nella navigazione d’altura a un velista che ha al suo attivo due giri del mondo, la Volvo Ocean Race, di cui uno vinto, senza dimenticare due ori olimpici sette titoli mondiali e cinque europei
Oggi ci ha lasciato "Marione" oltre a essere stato istruttore, consigliere, responsabile altura era un amico rispettoso.
Lo vogliamo ricordare con le parole del suo amico Andrea Ghinetti:
Ai tempi del “mitico” Marione, chi approdava alla Lega Navale di Milano rimaneva invariabilmente affascinato dalla sua imponente, e a volte anche ingombrante, figura: maestro di generazioni di velisti, esperto in tutti i settori delle discipline nautiche – dall’arte dei nodi alla navigazione astronomica – ma soprattutto dotato di una eccezionale, istintiva, empatica capacità di insegnamento, dissimulata da una apparente noncuranza, che celava agli sguardi superficiali un ingegnere, un ufficiale di marina come lo era stato suo padre, una intelligenza vivissima che spiazzava, un uomo di mare puro e disinteressato.
Così era Marione anche nella sua seconda pelle di capo turno di lungo corso, e di stretta ortodossia, del “cugino” Centro Velico Caprera, dove passava con disinvoltura dai corsi deriva a quelli cabinati, formando anche lì, nei decenni, schiere di allievi e di istruttori.
La sua eredità vivrà per sempre, trasmessa da coloro che lo hanno avuto come maestro.
Come i suoi modi di dire, un marchio di fabbrica rimasto vivo nei ricordi dei suoi allievi, troppi per ricordare i nomi di tutti quando lo riconoscevano in giro per il mare: e allora rispondeva invariabilmente “ciaocà!”, e “ci sentovediamo!…”, lui che riusciva a spiegare le leggi della fisica o la regolazione delle vele a profani parlando di “cazzillo da esame”, “legge del cucchiaio” o “prova-gabbiano”…
Grazie per tutto quello che ci hai insegnato, grazie per quello che hai dato alla LNI di Milano e al CVC, per tanto tempo le tue due sole passioni e le tue vere e proprie case.
Buon vento, Charlie Tango, fraterno Amico.
Giovanni Turla è uno degli insegnanti dei corsi per la patente nautica presso la Lega Navale Italiana (LNI) di Milano.
Giovanni, perché è importante seguire un corso per la patente nautica?
Frequentare un corso è altamente consigliato per chi desidera ottenere la patente nautica. Non solo semplifica il superamento dell’esame, ma offre anche le conoscenze indispensabili per navigare in sicurezza. La patente non è solo una formalità normativa, obbligatoria secondo la legge italiana per determinati tipi di navigazione, ma è anche una protezione per se stessi e gli altri. Il mare può essere un ambiente complesso e potenzialmente pericoloso, e non è un caso che molti incidenti si verifichino entro le sei miglia dalla costa, dove la patente potrebbe non essere obbligatoria.
Quest’anno per “Una cima rossa per fermare la Violenza sulle donne” vogliamo condividere un tipo di Violenza più sottile, “la Violenza psicologica” sulle donne.
La violenza e il maltrattamento psicologico sono quella serie di comportamenti che mirano progressivamente a svalutare una persona e conseguentemente, a danneggiare il benessere emotivo e psichico.
Questo tipo di Violenza crea degli effetti difficili da riconoscere, sia per le vittime, che per gli osservatori esterni, perché non evidenzia ferite/effetti fisici evidenti, e molto spesso, gli stessi comportamenti utilizzati vengono culturalmente accettati. Per l’aggressore, la vittima è la persona su cui investire le proprie frustrazioni e insoddisfazioni personali.
La LNI da sempre promuove il mare e le acque interne come luogo di incontro, formazione ed inclusione. Nella sezione di Milano, pur essendo lontani dalle coste, si porta avanti un lavoro fondamentale per rendere accessibile la passione per la navigazione anche a chi vive con disabilità fisiche, sensoriali o cognitive.
Il contatto con la natura, la necessità di collaborare in equipaggio e il superamento di piccoli ostacoli quotidiani a bordo favoriscono l’autostima, la socializzazione e il senso di appartenenza.
Non ricordo esattamente il momento preciso in cui ho messo piede su una barca a vela per la prima volta. So solo che ero già adulto. A differenza di molti, la mia passione per la vela non mi è stata trasmessa fin da bambino. Tuttavia, ricordo con chiarezza il mio primo corso di vela: era la fine dell’estate del 1989, a Dervio, sul Lago di Como. Partecipai al Corso di Avviamento alla Deriva organizzato dalla Sezione di Milano della Lega Navale Italiana, che si teneva presso la loro Base Nautica.
Da quel momento, la passione per la vela mi ha conquistato e non mi ha più abbandonato. Nel novembre dello stesso anno, dopo aver completato tutti i corsi, iniziai la mia attività come Allievo Istruttore durante il Corso Allievi Istruttori della Lega Navale Italiana di Milano. L’anno successivo, diventai Istruttore di Deriva a tutti gli effetti. Da quel giorno, una parte significativa del mio tempo libero è stata dedicata alla vela, sia nei corsi della Lega Navale Italiana che del Centro Velico Caprera, di cui la Sezione di Milano è fondatrice. Con il tempo, sono diventato Esperto Velista della Lega Navale Italiana.
Nella terza giornata di gare l’Italia della canoa maratona sale sul gradino più alto del podio con Leonardo Candela, oro iridato nella prova del K1 junior maschile al Campionato del Mondo in corso a Metkovic, in Croazia.
Dopo l’argento continentale, il giovanissimo quindicenne figlio d’arte del papà allenatore e maratoneta Sabino Candela, ha trionfato sulle acque del fiume Neretva, in una gara di tenacia, strategia e grande spessore. E’ il più giovane junior della storia a vincere un titolo iridato di categoria nella disciplina della canoa maratona. L’atleta del LNI Milano chiude in 01:37:06.24 i 22,6 km di gara previsti dalla categoria, guadagnando la medaglia d’oro ex aequo con lo spagnolo Victor Devesa, assegnata dopo il ricorso dell’Italia per una penalità data erroneamente all’azzurro. Medaglia di bronzo all’Ungheria di Tamas Ivancso in 01:38:07.55. Nella stessa gara, l'atro azzurro Alessandro Abascià chiude al nono posto in 01:41:05.27.
Laura e Fabio Vacirca, veterani della vela e soci di lunga data della Lega Navale Italiana di Milano, sono pronti a realizzare il loro sogno di una vita: circumnavigare il globo in barca a vela. Con la loro nuova AMEL 50, Tipota, affronteranno una traversata di tre anni seguendo la rotta degli Alisei. Seguite la loro avventura e scoprite come la passione e l'impegno li hanno condotti verso questa straordinaria impresa.
In linea con la missione della Lega Navale di promuovere l’amore per il mare in particolare tra i giovani, la cultura insulare e la consapevolezza sull’importanza e la conservazione dell'ambiente marino nel destino di un paese con oltre 8mila chilometri di costa, la sezione di Milano ha promosso e realizzato una nuova edizione delle crociere didattiche per giovani liceali secondo una formula consolidata che da anni coinvolge, nell’ambito di uno specifico progetto curato dalla sezione (vedi allegato), studenti delle scuole superiori di Milano e Bergamo nella scoperta della bellezza delle isole mediterranee, delle aree marine protette, della storia e della navigazione.
Un’esperienza in cui le ristrettezze di spazio, le difficoltà di adattamento, la necessità di contribuire fattivamente alle attività di bordo - condizioni tipiche della navigazione in barca a vela d’altura - costituiscono parte strutturale ed essenziale della finalità pedagogica che si prefigge il progetto.
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La navigazione e, quindi, la marineria hanno interessato storicamente, come tante altre attività, soprattutto l'emisfero maschile e anche oggi i numeri dei velisti, dei marinai, degli armatori e dell'occupazione nella nautica vedono una netta prevalenza di uomini sulle donne; nonostante ciò, non mancano riferimenti a storie femminili anche avventurose.
Parlare di donne nel mondo della marineria rimanda ad alcuni importanti nomi diventati leggendari, come quello dell'irlandese Grace O'Malley (c. 1530 -1603), regina di Umhall (attuale contea di Mayo), nota come la "regina del mare di Connacht", o quello di Jeanne Baret, prima donna a circumnavigare il globo.Travestita da uomo, la Baret si imbarcò nel 1766 come assistente del naturalista Philibert Commerson, che partecipava alla spedizione comandata da Louis Antoine de Bougainville. Pur impegnata nelle ricerche botanico-naturalistiche, pare che questa donna possedesse notevoli doti nautiche.
Dalla passione di famiglia al giro del mondo: Laura E Fabio Vacirca salpano con Tipota
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Siamo una grande famiglia con la passione per il mare e la navigazione di ogni tipo. Ai nostri soci offriamo moltissime attività: corsi estivi di iniziazione, cultura nautica, agonistica vela-canoa per i bambini e ragazzi e patente nautica.
Il nostro sponsor tecnico per la sicurezza nei corsi del nostro centro OSR WS e per le dotazioni vela e deriva a Dervio
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Protocollo di intesa tra Assonautica Lombarda e Lega Navale Italiana Milano, insieme nel 2021
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